BOLOGNA | Fondazione MAST | 25 gennaio – 17 aprile 2017
In concomitanza con l’imminente Arte Fiera 2017 la Fondazione MAST di Bologna inaugura una nuova mostra che porta, per la prima volta da quando questo grande spazio ha avviato le sue attività espositive e culturali, un intero progetto totalmente dedicato alla videoarte.
Sono, infatti, stati chiamati da Urs Stahel, curatore dell’esposizione, 14 artisti di fama internazionale che con le loro opere hanno affrontato il tema del lavoro e della produzione – assunto centrale delle ricerche e delle indagini dello spazio bolognese – attraverso video e installazioni in cui le dinamiche lavorative vengono lette e analizzate in modo attivo e dinamico, con una narrazione incisiva e coinvolgente.
Diversamente dal solito, quindi, non sarà la voce delle immagini fotografiche a scandire la ricognizione sul panorama dell’industria, sulle dinamiche lavorative e sui cambiamenti socio-economici legati alle realtà produttive, ma l’immagine fluida dei video, il cui occhio restituisce una rappresentazione visiva viva, fluida e mossa di questi processi, capace di sottolineare in modo ancor più persuasivo le trasformazioni del mondo del lavoro e delle sue repentine e veloci trasformazioni.
Afferma lo stesso Stahel:
“Viviamo in tempi in cui la realtà è una dimensione in movimento; la percepiamo come un insieme di piani paralleli che si affiancano, si susseguono, si sovrappongono. La mostra ne traccia un resoconto visivo attraverso una selezione di video che si configurano come piccole galassie, nelle quali la singola opera ha un valore autonomo ma trova il suo significato soprattutto in relazione alle altre, di cui diventa di volta in volta commento, critica, o tacita risposta. L’intensità spesso toccante, la forza e la ricchezza di queste immagini in movimento restituiscono con forme, meccanismi narrativi e linguaggi visivi diversi, l’evoluzione del mondo del lavoro e della nostra vita.”
L’interpretazione filmica della realtà conduce, la videocamera prima, il nostro sguardo poi, a cogliere con trasporto quelle evidenti rotture ed evoluzioni in atto oggi nel sistema produttivo: tutte le opere di questa mostra ci avvolgono con l’intensità delle loro immagini, portandoci in luoghi e ambienti diversi che, dalla singola realtà artigianale alla produzione seriale, dal lavoro dell’uomo a quella dei robot, dalla produzione di beni materiali a quella di energia, dal commercio ai servizi fino all’high-tech, la riflessione offre una disamina di ogni aspetto legato al sistema strutturale, esistenziale, economico, sociale e storico connessi al mondo produttivo e finanziario.
Gli intensi e diversi ambienti di lavoro e di commercio si ritrovano nelle analisi degli artisti che la Fondazione MAST ha chiamato in questa mostra a proseguire quella specifica scelta di campo fatta, ovvero di parlare di “lavoro” e “industria” attraverso l’arte. In questo caso si rende ancor più vivo il dialogo generato da e tra queste opere: la loro rappresentazione visiva, gli strumenti cui si ricorre e il codice linguistico adottato meglio si legano all’interpretazione di uno scenario sociale ed economico che sappiamo essere sempre – e sempre di più – in continuo e svelto movimento.
Lavoro in movimento. Lo sguardo della videocamera sul comportamento sociale ed economico
a cura di Urs Stahel
promossa da Fondazione MAST
Artisti: Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki – Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke (in collaborazione con Irene Giardina, Herwig Hoffmann, Renato Rinaldi e Giuseppe Ielasi, Ulrike Barwanietz, Mark Teuscher, Masa Busic, Johanna Hoth, Samuel Korn), Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege
25 gennaio – 17 aprile 2017
Fondazione MAST
via Speranza 42, Bologna
Info: +39 051 6474345
staff@fondazionemast.org
www.mast.org