MILANO | Galleria Giovanni Bonelli | 23 maggio – 26 luglio 2014
L’artista Agostino Arrivabene (1967) inaugura questa sera, nello spazio milanese della Galleria Giovanni Bonelli, una mostra – lo avevamo intervistato proprio in preparazione di questa personale (vedi Espoarte N.84) – in cui offre al pubblico un saggio profondo della sua pittura e dell’universo magico e fantastico che racconta.
Questo progetto, intitolato Vesperbild (le “immagini del vespro” sculture diffuse in Germania nel XIV e raffiguranti la Pietà), dichiara proprio la passione di Arrivabene per l’arte del passato e i riferimenti ampi di cui si nutre il suo dipingere: nelle sue immagini albergano mitologie, allusioni letterarie e poetiche, citazioni dell’arte antica che conferiscono alla sua visione un tono particolare e assolutamente contemporaneo, non scadono mai nella mera citazione, ma interpretano una nuova idea di classicità contemporanea.
I temi da lui toccati sono la trasfigurazione, il crepuscolo, la rinascita che riassumono le diverse fasi di un processo meditativo, umanamente sensibile, che, dal travaglio interiore e fisico, lascia spazio ad un silenzioso desiderio di guarigione vissuto attraverso la dimensione onirica – o talvolta quasi come visione divina – quando il corpo subisce e recepisce una metamorfosi in qualcosa di nuovo e inatteso. La mutazione come soglia di passaggio tra un prima e un dopo, questa la sua asserzione: delle Vesperbild, punto di unione tra due fasi estreme di morte e resurrezione, immagini dell’attesa e figure di una meditazione crepuscolare, Arrivabene ripropone, infatti, il loro senso di icona e con esse guarda con attenzione a tutto ciò che risulta fragile, mortale, debole, malato. Il suo mondo si popola di personaggi dolenti, la cui sofferenza rispecchia le debolezze umane: lo vediamo in Monatto dai muti campanelli, bellissima opera ispirata al Ciparisso ovidiano o nel polittico dedicato alla triste storia di Orfeo ed Euridice e al tentativo del cantore di recuperare l’amata dal regno dei morti.
Non mancano in Arrivabene non solo citazioni di contenuto, ma anche quelle formali desunte dall’universo artistico antico: è un maestro contemporaneo che usa tecniche del passato, che parla con il sapere di una classicità che in lui sa concedere ancora molto all’incanto e alla favola e i cui personaggi – apparentemente tanto distanti dalla realtà quotidiana – sanno diventare le oscure presenze, gli ombrosi trascorsi che ci inseguono nella nostra quotidiana esperienza di uomini.
Agostino Arrivabene. Vesperbild
23 maggio – 26 luglio 2014
Inaugurazione giovedì 22 maggio ore 18.30
Galleria Giovanni Bonelli
Via Luigi Porro Lambertenghi 6, Milano
Orari: da martedì a sabato 11.00-19.00; lunedì su appuntamento
Ingresso libero
Info: +39 02 87246945
info@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.it