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Rocco Guglielmo da Catanzaro

Com’è cambiato il tuo modo di lavorare?
Da quando è iniziato questo terribile periodo, per timore che tutto si sarebbe fermato di colpo, ho cominciato a lavorare più intensamente, anticipando scadenze, approfondendo nel corso della giornata tutte le notizie utili per il mio lavoro, ho affrontato questo primo periodo come se, da un giorno all’altro, sarebbe arrivata l’estate e con questa le ferie. Con la successiva chiusura dei musei, dei parchi e di ogni altro luogo di incontro, mentre decine di milioni di persone rimanevano confinate nelle loro case, mi sono ritrovato a trascorrere le giornate nel mio studio a lavorare, fortunatamente sottolineo, condividendo lezioni online, partecipando a videoconferenze via Skype, relazionando in convegni tramite Zoom e svolgendo esami collegato con MEET; ma con il passare dei giorni ho realizzato che non era affatto l’estate ad avvicinarsi e una strana sensazione ha cominciato ad invadere le mie giornate: la paura di essere contagiato, il timore di  perdere qualcuno dei miei cari, la preoccupazione per le figlie lontane e l’impellenza di mettere in sicurezza il mio studio e i miei collaboratori. Adesso, trascorsi quasi due mesi, sto cominciando a focalizzare di più la mia attenzione su come programmare il futuro, su come realizzare i progetti lasciati appesi, cercando di mantenere sia a lavoro che a casa una certa normalità e reagendo per superare e affrontare al meglio gli effetti che la distanza sociale e i vincoli imposti dall’isolamento producono nel tempo. Ho scoperto una nuova dimensione della mia vita, sperimentando gesti che non avevo sperimentato prima e coltivando passioni che avevo trascurato e mi sorprendo del fatto di non essere più tanto angosciato per questa situazione.

Come immagini il mondo, quando tutto ripartirà?
Siamo entrati in freddi obitori, abbiamo percorso affollatissimi corridoi di ospedali, abbiamo visto cimiteri saturi e scuole vuote, abbiamo visitato i musei di tutto il mondo, siti archeologici, partecipato a tour virtuali, grazie a chi è andato alla ricerca di storie per raccontare al mondo quello che sta accadendo; immagini quasi sempre accompagnate da voci di reporter e di guide confortanti; ci siamo riuniti creando emozionanti mosaici musicali fatti da artisti, cantanti, attori, politici, religiosi… di persone, i cui ritmi coinvolgenti coprono il silenzio desolante ed alleviano la negatività di questi giorni… Un lavoro ciclopico è stato fatto e ora stiamo per ripartire dal punto in cui ci eravamo lasciati. Adesso immagino un mondo che, raccolti i pezzi di ciò che è rimasto prima del tempo della pandemia, li unisca a quanto di meglio è stato fatto in questo periodo, per creare una nuova strada che porti ad un futuro più giusto. Da un mondo tanto “legato e collegato” mi aspetto una reazione corale, compatta che punti alla tutela della Terra e ad un’umanità migliore.

Stiamo capendo che si può vivere con meno mobilità?
Abbiamo imparato a vivere in spazi più piccoli e con meno mobilità e ci siamo riusciti anche grazie alla virtualità; quando tutto finirà sarà molto difficile dimenticare quanto il digitale si sia insinuato e sia esploso contaminando il nostro mondo: dal lavoro, alla vita quotidiana, dalla scuola, all’arte. Quando tutto finirà questa invasione informatica purtroppo sarà già normalità.

Rocco Guglielmo, classe 1963, laureato in Giurisprudenza nel 1985,  dal 1992 svolge la professione di notaio in Catanzaro. Molteplici gli incarichi rivestiti, anche su mandato di Enti Pubblici, nonché in ambito universitario.
Autore di numerosi articoli in materia giuridica pubblicati sulle più prestigiose riviste di settore. Presidente del Consiglio notarile di Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme e Vibo Valentia, Presidente del Comitato Notarile della Calabria, Presidente della Fondazione Rocco Guglielmo, Membro del Comitato scientifico del Museo Civico di Taverna e dell’Archivio Emilio Scanavino; è stato inoltre Presidente della Fondazione Mimmo Rotella e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
È dal 2015 Direttore Artistico del MARCA (Museo delle Arti di Catanzaro); numerosi i progetti realizzati dalla sua fondazione (www.fondazioneroccoguglielmo.it). Tra quelli appena conclusi: Terra! di Bertozzi & Casoni; da segnalare le collettive: La Costante Cosmologica nel 2011, Lo Sguardo Espanso nel 2012, Artisti nello spazio nel 2013, e le personali di Alberto Biasi nel 2015, Giosetta Fioroni nel 2016, Turi Simeti e di Pino Pinelli nel 2017. Attualmente in mostra al MARCA (www.museomarca.info): la personale di Massimiliano Pelletti Looking forward to the past e Memoria di un giardino della giovane artista Maria Luigia Gioffrè.

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