Non sei registrato? Registrati.
CARLA IACONO DA GENOVA

La tua nuova ritualità quotidiana…
Mi alzo verso le 7.30, faccio colazione cercando di non ascoltare lo sconforto e poi inizio a lavorare. Lavoro in una grande azienda ad alta tecnologia e ho la fortuna di poter lavorare in Smart Working. È un po’ più complicato ma si riesce a lavorare comunque in modo efficace, spesso però è difficile mantenere la concentrazione. Dedico invece le ore serali ed il weekend all’attività artistica ed alla lettura. In casa siamo in quattro, appartenenti a tre diverse generazioni (da 25 a 94 anni) ed un rituale importante è poi quello della cena, è un momento per condividere paure e speranze.

Con quali oggetti e spazi del tuo quotidiano stai interagendo di più?
Come spazi sicuramente lo studio, la cucina ed il giardino. Come oggetti computer, libri, macchina fotografica e tanti ritagli di carta. Mi sto dedicando soprattutto al collage, ho molto materiale in casa e posso costruire un mondo parallelo dove detto io le regole; è un modo per “esorcizzare” le mie paure e attenuare la sofferenza di questi giorni.

Musei e gallerie hanno reagito al momento con la digitalizzazione e la virtualità. Quali sono le tue “strategie” per instaurare nuove relazioni?
Sicuramente la tecnologia ci sta aiutando moltissimo, e anch’io utilizzo la digitalizzazione e i social media per mantenere i contatti nell’ambiente artistico e portare avanti, laddove possibile, le mie attività. Proprio in questi giorni ho terminato il progetto di un libro per Fiorina Edizioni, con cui collaboro ormai da alcuni anni. È una versione a leporello di Cappuccetto Rosso; l’uscita era prevista per il prossimo maggio ma, data l’emergenza COVID, stiamo pensando alla versione e-Book.

Come immagini il mondo, quando tutto ripartirà?
Non so immaginare cosa succederà, ci stiamo confrontando con il concetto di perdita: di libertà, sicurezza, persone care che ci stanno lasciando prematuramente; non sarà facile superarlo, bisognerà farsi forza e ripartire gradualmente. Bisognerà poi ripensare i rapporti a tutti livelli e reinventare una società e un’economia più solidali, sperando che non prevalgano gli egoismi ma la cooperazione e il rispetto per gli altri e per la natura; è questione di sopravvivenza! Per il sistema dell’arte, spero sia in grado di ritrovare un entusiasmo sincero, si scopra meno elitario e con la volontà di coinvolgere una platea sempre più ampia. In questo momento lo sforzo che si sta facendo sul web (musei, gallerie, artisti, editoria) per condividere bellezza e idee rendendo così la clausura meno gravosa, è straordinario.

Ad oggi quali sono state per te le conseguenze immediate della diffusione del Covid-19 sul tuo lavoro e quali pensi possano essere le conseguenze a lungo termine?
Nell’immediato sono state cancellate diverse mostre e alcuni progetti sono stati rimandati a data da definirsi. Nel frattempo però si stanno consolidando molti rapporti e se ne stanno creando di nuovi; analogamente stanno nascendo nuovi progetti, che per ora si sviluppano sul web, ma poi si trasformeranno in mostre o progetti editoriali, proprio come #acasatuttibene. Non so quali saranno le prospettive a lungo termine, ma credo che la ricerca artistica, se riusciremo a difendere la libertà di espressione, saprà trasformare la sofferenza di oggi in qualcosa di prezioso.

Carla Iacono, vive e lavora a Genova, utilizzando diversi media (fotografia, collage e installazione). Il suo lavoro analizza principalmente i riti di passaggio, momenti evolutivi in cui si colloca lo sforzo per raggiungere la propria identità. Negli ultimi lavori ha affrontato il delicato argomento della strumentalizzazione delle differenze culturali, arricchendo la propria ricerca con riflessioni sulle difficoltà di dialogo.
Tra le mostre personali recenti Melancholia presso VisionQuesT 4rosso (Genova) e Re-velation, in tour da ottobre 2017 in vari musei e luoghi d’arte italiani. Quella di Carla Iacono è un’arte di segno “concettuale” che utilizza un misto di sogno, ironia, ambiguità e fantasia per “svelare” frammenti di memoria o d’inconscio che riaffiorano in forma visibile dalla profondità dell’invisibile. La galleria di riferimento dell’artista è VisionQuesT 4rosso, Genova. www.carlaiacono.it

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •