TARANTO | PORTINERIA ILVA e PERCORSO | 29 luglio 2013
Toccare temi scottanti dell’attualità attraverso la pratica artistica è l’obiettivo del progetto Il giro dell’Ilva in Burka, ispirato dall’artista Grace Zanotto e affidato alla regia di Luigi Pignatelli, messo in atto dalle associazioni tarantine Hermes Academy, Making & Playing, in collaborazione con Famiglia Margini.
L’azione comportamentale (iniziata alle 6.00 del 29 luglio, in concomitanza con il primo turno degli operai) è stata concepita come un invito a partecipare, rivolto dagli artisti a ciascuno li incontrasse: una linea di dialogo diretta che l’uomo usa per arrivare ai suoi simili. Un progetto che lancia la sfida al territorio: una nuova economia alternativa per Taranto e la necessità di un rilancio della Cultura, per un accrescimento sociale.
L’interesse al burka, come massima icona della sottomissione umana, è metafora di una popolazione imprigionata, murata viva sotto un velo di cemento e omertà. Allo scopo di portare nel mondo il valore del dialogo e del rispetto dei diritti umani, inizia quindi un percorso oltre le trincee ideologiche. Il burka della croce rossa islamica Super Doctor Burka “Palestine red crescent society”, insieme al burka dell’Amore, un burka ricamato di cuori, hanno incontrato i cittadini di Taranto in un viaggio nel tempo, per rivivere la storia di un territorio ricco di segreti. Nella culla della Magna Grecia, l’aedo canta alla sua musa l’inno alla libertà. Qualche chilometro più in là, i latini sono all’opera nell’Acquedotto romano, nel segno dell’uguaglianza fra le genti: l’acqua è un bene comune, in ogni tempo e in ogni spazio. Lungo la via per la roccaforte, i burka salutano il principe medioevale che accompagna la sua dama. Infine, nel quartiere dei Tamburi, terra di scontro e di rinascita, le anime incappucciate si rispecchiano nella confraternita dei Perdoni scalzi, in camice bianco, con rosario e crocifisso.
Tappe di un pellegrinaggio sulle orme dei nostri avi, per riscoprire e riprendere possesso di un territorio che appartiene per diritto ai propri cittadini e che, oggi più che mai, si vede impegnato nella lotta per il diritto alla vita.
La manifestazione è il proseguimento di un impegno di solidarietà, che artisti internazionali pongono in difesa dei diritti dei cittadini di Taranto, iniziato con la collettiva di manifesti d’artista dal titolo Frate Sole, Sor’Acqua, che ha visto come sua prima tappa la città di Bari, nella storica cornice di Santa Teresa dei Maschi dal 20 al 28 luglio 2013, e che proseguirà in altre città europee, portando avanti un’interrogazione sul futuro della Città dei due Mari.
Dal progetto Il giro dell’Ilva in Burka verrà tratto un video documentario, che sarà proiettato durante la manifestazione L’Isola che vogliamo.
Il giro dell’Ilva in Burka
Organizzazione: Hermes Academy e Making & Playing
in collaborazione con Famiglia Margini
Manifestazione: 29 luglio ore 6.00 seguendo il primo turno di lavoro degli operai
Percorso: portineria Ilva, ingresso via Statte (SP49), Acquedotto romano, Tamburi