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SABBIONETA (MN) | Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino | Fino al 24 novembre 2024

di MATTEO GALBIATI

Non ha mai abbandonato i tratti più significativi di quel Neoespressionismo di cui è uno dei rappresentanti più significativi e autorevoli Georg Baselitz (1938), nato Hans-Georg Kern, che con la sua visione, capace di inspessire e addensare nelle figure – dipinte, disegnate o scolpite – le emozioni più forti, ha scritto capitoli significativi di quell’arte tedesca contemporanea di cui è ancora uno dei massimi protagonisti.
Rivoluzionario, trasgressivo, anticonformista, il suo temperamento si è sempre misurato con una marcata opposizione alle norme e, in questo senso, la sua testimonianza biografica lo verifica con assoluta coerenza, ponendo le sue scelte artistiche ed estetiche in linea con il suo carattere e la sua personalità.

Georg Baselitz, Donna Via Venezia, 2004-2006, bronzo, patinato, e olio 263.5×86.5×93.5 cm Photo Jochen Littkemann © Georg Baselitz, 2024

Al grande maestro tedesco, riconosciuto come uno dei maggiori artisti viventi, è dedicata, nella Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino, uno dei gioielli che hanno valso a Sabbioneta (MN) il massimo riconoscimento di sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, una ricca e ampia antologica che presenta a ogni visitatore il timbro forte della sua poesia attraverso opere di grande formato in cui la sua espressività, potente e struggente, traduce lo splendore teso al confine estremo della sua bellezza particolarissima. Una bellezza unica, autonoma, indipendente da ogni modello.
Così qui Baselitz dispone le sue creazioni più imponenti, lasciando agire un susseguirsi intenso, fitto, mai ripetitivo o stancante, di alcune incombenti sculture, diversi dipinti su tela e una serie intera di dieci grandi linoleografie stampate a mano intitolate – da queste deriva lo stesso titolo della rassegna – Belle Haleine ed esposte per la prima volta in Italia in modo unitario e completo.

Galleria degli Antichi, Palazzo Giardino, Sabbioneta (MN) Foto Crediti Studio Digital Art

È, quindi, un’occasione davvero preziosa quella di questa mostra per poter ammirare un itinerario così ricco ed esaustivo, che tocca tutti i temi più profondi osservati dallo sguardo dell’artista, e per confrontarsi con la sua irrinunciabile capacità di provocare con le istanze più urgenti trascritte dalla vibrante intensità del suo segno. Le sue iconiche figure rovesciate percorrono le antiche stanze, volute dal duca-condottiero Vespasiano I Gonzaga, senza temere il confronto con la perfezione dell’architettura di questi ambienti e neppure la sontuosità degli affreschi rinascimentali: si innestano, anzi, con una peculiare consonanza, quasi riflettessero un approccio diverso a quel dovere che si riconosce e si deve all’arte.
Baselitz, ribaltando i soggetti protagonisti delle sue immagini, oltre a definire una modalità che gli è propria e lo connota, prova a spostare l’attenzione da quella figura – irrinunciabile nella sua ricerca e che rimane sempre il referente della sua volontà artistica – e devia e convoglia tutta la concentrazione del nostro sguardo sul potere, la forza e l’intensità del segno. deve prevalere il gesto e la sua potenzialità espressiva autonoma.

Georg Baselitz, Belle voilette, 2002, linoleografia in rosso su carta, 201.7×148.8 cm Photo Ulrich Ghezzi © Georg Baselitz, 2024

Qui a Sabbioneta questo segno è più vivo che mai: la sua vivacità, teatralmente in bilico tra favore e dramma, accoglie gli aspetti più poliedrici e variegati del linguaggio dell’artista che vibra di intensità in ogni aspetto in cui ha modo di manifestarsi. Il riferimento a Duchamp (il titolo Belle Haleine, Eau de Voilette è di un’opera realizzata con Man Ray), l’amore per la musica, lo studio attento dell’arte e la conoscenza profonda del mezzo pittorico, la possibilità della scultura di muoversi con proporzioni incontrollate, definiscono i parametri di un atteggiamento che sì è fedele a una certa trasgressione e provocazione, ma agisce sempre con onesta verità.

Georg Baselitz, Blauer Baum – P.M. (Albero azzurro – P.M.), 2009, olio su tela, 280×205 cm, Collezione privata © Georg Baselitz, 2024

Questi sono gli strumenti con cui gestisce la volontà di quel suo segno-gesto tanto importante, un segno fatto non per violare convinzioni, ma per aprire varchi in quella nostra immaginazione, ormai sempre più anestetizzata dal conformismo e dalle convenzioni. Ecco allora che l’impegno dell’arte di un “vecchio” maestro può essere, nella sua struggente tragicità, tuttora un’àncora di salvezza.

Georg Baselitz. Belle Haleine
a cura di Mario Codognato
organizzazione Fondazione Sabbioneta Heritage
con il patrocinio di Regione Lombardia
allestimento architetto Federico Fedel
con il contributo di Gruppo Tea (main sponsor), BCC Banca Rurale Artigiana di Rivarolo Mantovano, Econord, Grepel 1889, Finservice, Gruppo Saviola, Ortofrutticola srl, Panguaneta, Sarzi Lamiere
catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Fondazione Sabbioneta Heritage e Silvana Editoriale con testi di Gabriele Barucca, Mario Codognato e Eric Darragon

27 aprile – 24 novembre 2024

Galleria degli Antichi di Palazzo Giardino
Piazza D’Armi 1, Sabbioneta (MN)

Orari: da martedì a domenica 10.00-19.00; ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura.
Ingresso intero €10.00; ridotto €7.00; biglietto unico mostra e musei €18.00; per le scuole il biglietto è di €3.00 e coinvolge studenti e studentesse delle scuole di qualsiasi ordine e grado (numero massimo di 25 persone per ogni gruppo). Per gli studenti, dai 13 anni senza limiti di età, il costo del biglietto è di €3.00. Per i possessori della Mantova-Sabbioneta Card il prezzo è di €4.50

Info: www.visitsabbioneta.it

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