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PIETRASANTA (LU) | Galleria Cardi Pietrasanta | 8 agosto – 2 settembre 2015

Come una musica visiva è il suggestivo ed esemplare titolo della mostra personale che la Galleria Cardi di Pietrasanta (LU) dedica all’artista Pino Pinelli (1938) che, fin dai primi anni Sessanta, è uno dei protagonisti significativi e di assoluta rilevanza per le virtù della ricerca di quella particolare stagione della pittura italiana definita come “analitica”.
Pinelli, trasferitosi dalla natia Sicilia nella dinamica realtà di Milano, arriva nel capoluogo lombardo quando il fermento culturale era vivace e intenso in scenario dominato dalle figure di Fontana, Manzoni e Castellani. Pinelli matura un modo di intendere la pittura completamente nuovo: il suo fare, infatti, lo spinge dalle superfici monocrome ad attraversare l’identità assoluta del quadro come supporto inviolabile e compatto che ora, nella fase nuova della sua ricerca diventa superfluo. La pittura entra nel mondo, ha corpo fisico, si fa presenza e gesto tangibili e concreti nella realtà dello spazio e del tempo.
Scrive Claudio Cerritelli nel suo saggio critico:

“Sempre interessato a nuove ipotesi spaziali, cerca orientamenti inediti e indaga l’essenza dello spazio come luogo di propagazione del colore.”

Pino Pinelli. Come una musica visiva, Galleria Cardi Pietrasanta, Pietrasanta (LU) (particolare dell'invito)

Siamo nella metà degli anni Settanta quando Pinelli rompe l’idea del quadro, gli stessi anni in cui si animano le esperienze post-concettuale – la Pittura Analitica – di cui Filiberto Menna nel 1975 con la pubblicazione de La linea analitica dell’arte moderna traccia una puntuale, attualissima ancora oggi, ricognizione e indagine critica.
Pinelli con questo nuovo linguaggio si smarca da ogni prassi e sistema propri del concettualismo, per riconnettersi, dopo tante teorie mentali e immateriali, con l’esperienza e la dimensione sensoriale di un’arte che spinge l’inedito segno-oggetto pittorico a connettersi e riferirsi con la dimensione ambientale.
Il colore modula la caratteristica poetica della “disseminazione” che ha reso distintiva l’esperienza estetica di Pinelli: gli elementi, condensati e aggregati, si bloccano sulla parete emulano le gestualità generative dell’azione del pittore. Mimano l’azione del dipingere di cui qui restano frammenti macroscopici dispersi sulle pareti, lasciando allo sguardo la possibilità di esplorare la forte ed energica carica di immagine quasi colte all’origine primordiale del loro essere. Colore, gesto, forma, segno.
In mostra si ammirano le variazioni compositive concentrate sui colori bianco, grigio e nero cui, in deroga, si assesta un vibrante intermezzo mosso dal rosso che Pinelli concede intendendolo, secondo le sue stesse parole, come “due colpi di tamburo”.
Il colore viene magistralmente condotto dall’artista con un’esatta e precisa successione di sequenze spaziali che ribadiscono con forza quell’analiticità di visione che, in cinquant’anni di indagine, ancora trova la ferma convinzione nel valore assolto della Pittura.

Pino Pinelli. Come una musica visiva
testo di Claudio Cerritelli
si ringraziano Pietro Mascitti, 3D produzioni, Sky Arte

8 agosto – 2 settembre 2015
inaugurazione sabato 8 agosto dalle ore 19.30

Galleria Cardi Pietrasanta
via Padre Eugenio Barsanti 45, Pietrasanta (LU)

Orari: lunedì 18.00-24:00; martedì-domenica 11.00-13.00 e 18.00-24.00

Info: +39 0584793578
pietrasanta@galleriacardi.com
www.galleriacardi.com

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