PALERMO | Casa Spazio | 27 settembre – 4 novembre 2018
Intervista a SERENA RIBAUDO e LORENZO CALAMIA di Matteo Galbiati
A Palermo, tra i progetti selezionati per il programma degli Eventi Collaterali di Manifesta 12, in accordo con i temi portanti della manifestazione nomade, abbiamo MEMORIA COLLETTIVA. Casa Spazio ospita Casa Sponge, progetto espositivo che nasce dalla sinergica collaborazione tra due realtà indipendenti – che si sono sempre qualificate per la coerente sperimentazione sui linguaggi del contemporaneo con un’attenzione precisa e indirizzata al dialogo tra artisti della nuova generazione – come Casa Sponge e Casa Spazio.
Casa Sponge, quindi, per Border Crossing di Bridge Art-Residenza D’Artista con Dimora Oz, approda nel capoluogo siciliano ospite di Casa Spazio con l’intento, per le due “case”, di condividere e riflettere, in modo concreto, sui concetti stessi di dimora e accoglienza. Abbiamo incontrato, per questa intervista, i due curatori del progetto palermitano, Lorenzo Calamia e Serena Ribaudo che ci hanno illustrato, con passione, i contenuti, gli spunti, le caratteristiche e le suggestioni di questa mostra-dialogo-incontro dove i temi di tra arte e vita si fondono:
Come nasce questo progetto?
Il progetto nasce dall’incontro fortunato tra Casa Spazio e Casa Sponge. Entrambe difatti condividono principi e moventi comuni. Ed in special modo la percezione della Casa non intesa esclusivamente nella sua accezione fisica bensì come vero topos dello spirito.
Casa Spazio ospita, dunque, in questa circostanza, Casa Sponge, reduce dalla celebrazione dei suoi dieci anni d’attività, ed alcuni dei tanti artisti che, per l’appunto in questi dieci anni, hanno intrecciato i loro destini con quelli di Casa Sponge.
Si è dunque generata tra le due Case una stimolante circolarità di intenti, di figure artistiche e di rimandi progettuali che continuerà a dispiegarsi anche in futuro.
MEMORIA COLLETTIVA. Casa Spazio ospita Casa Sponge è sorta da un pomeriggio trascorso dai due curatori tra chiacchiere d’arte e di vita e fumanti tazze di caffè, proprio negli splendidi saloni di Casa Spazio in una dimensione empatica, intimistica e familiare quale quella che si può generare esclusivamente in una casa!
Con quale spirito e intenzione si lega ai temi di Manifesta 12?
Casa Spazio e Casa Sponge sono due dimore private che decidono di dischiudere il proprio uscio agli altri. Esse si muovono dunque entro coordinate, una afferente ed una efferente: l’Accoglienza e la volontà precisa di aprirsi all’Altro. Due disposizioni che in una città come Palermo che è koinè di dialetti, di epidermidi, di sguardi acquisisce un significato ulteriore e diviene messaggio di Apertura nei confronti del Mediterraneo.
Storicamente e cromosomicamente Palermo è città-tutta porto ed è luogo di accoglienza di coloro i quali giungono dalle tante rive che affacciano sul Mare Nostrum. Palermo è coacervo di cultura e di bellezza.
Si parla di “dialogo orizzontale” tra i vari referenti del mondo dell’arte: artisti, curatori, spettatori, ecc… Cosa si intende? Soprattutto nell’ottica di portare l’arte contemporanea nel quotidiano…
Casa Spazio e Casa Sponge sono due luoghi dove artisti, critici, poeti, fruitori, amici si incontrano quotidianamente per dialogare ed interloquire d’arte, di bellezza, di problematiche sociali e politiche, personali e professionali in un desiderio di scardinamento dalle più rigide maglie ufficiali ed in una totale libertà d’espressione e di ricerca. Ciò avviene sempre in un clima calorosamente domestico, tra un bicchiere di vino o – come scrivevamo – su una tazza di caffè. È dalla parola e dallo scambio di pensieri che sono sorti tanti e tanti progetti, ognuno fascinoso a proprio modo, in cui spesso empiricamente l’opera d’arte va ad intrecciarsi col ductus stesso della casa.
Accoglienza e casa sono due termini che diventano, oggi, temi sostanziali della nostra contemporaneità sociale, artistica, economica, … Come si sviluppano attraverso i lavori degli artisti?
Se la Casa è il luogo dell’Accoglienza, essa è ciò nondimeno portatrice e custode di storie e di Memorie.
Accoglienza, Casa, Memoria costruiscono, per noi, un fraseggio in cui ciascuno dei tre elementi è indispensabile e strettamente legato agli altri. Gli artisti sono stati invitati a versarsi sul tema della Memoria che è certamente dimensione personale, intimistica, quasi una sorta di monade animica, ma che qui s’invola a costruire un’orchestrazione, speriamo, coerente e densa di spunti, riflessioni, deviazioni. In una compressione temporale in cui si sommano passato, presente e futuro nasce un corto-circuito che ci sottrae e sottrae il fruitore ad una percezione oggettiva e che proietta ed avvolge in una dimensione meta-temporale.
Come si strutturano gli spazi espositivi e come si sviluppa la mostra?
La mostra si dispiega in quelli che abbiamo definito due “movimenti” differenti, ma interconnessi tra di loro. Il salone d’ingresso della Casa, vano di ricevimento e dunque d’Accoglienza per antonomasia, è divenuto una visionaria Wunderkammer che vede le opere degli artisti disporsi ingenerando un senso di stupore di immaginifico viaggio interiore. La Wunderkammer è Camera delle Meraviglie destinata all’esposizione d’opere d’arte e delle memorie della famiglia. Si predispone dunque a raccontare le radici, ma anche a cogliere con pregnanza gli input del presente e a proiettarsi in ciò che verrà. Alla Wunderkammer si aggiunge una dilatazione poietica e temporale: per la durata della mostra, sette artisti, in sei weekend, vivono la Casa, ognuno in uno degli ambienti della stessa (compresi la cucina e la sala da bagno) ed accolgono fisicamente il pubblico con azioni d’impronta relazionale tese a risvegliare le proprie memorie personali.
Chi avete ritenuto adatto ad assolvere appieno le visioni proposte dalla mostra? Quali artisti e quali opere avete individuato?
Dispiegano un filo di memoria con le loro opere nel vano d’ingresso e dunque nella Wunderkammer: Adalberto Abbate, Filippo Berta, Cristiano Berti, Bianco-Valente, Alessandro Brighetti, Giulio Cassanelli, Mario Consiglio, Alessandro Giampaoli, Christian Leperino, Filippo Riniolo, Marco Russotto, Giuseppe Stampone, Cristina Treppo, Zoo per Stefania Galegati Shines. Altresì custodi della Casa in questo short residency program della durata di sei settimane sono: Marco Russotto e Pietro Saporito; Angelo Bellobono; Filippo Riniolo; Tiziana Pers, Elena Bellantoni; Giovanni Gaggia.
Cosa volete che rimanga nella memoria collettiva di questo progetto?
Ci piacerebbe che ne rimanesse il profondo senso di unione. E la traccia di una ricerca del contemporaneo nell’oggi che divenga memoria per il futuro.
Memoria Collettiva. Casa Spazio ospita Casa Sponge
a cura di Lorenzo Calamia e Serena Ribaudo
progetto per Border Crossing di Bridge Art-Residenza D’Artista con Dimora Oz e Casa Sponge
in occasione de Le Vie dei Tesori, all’interno dell’Itinerario Contemporaneo a cura di Paola Nicita
allestimento di Agnese Giglia
sponsor tecnico: Mandrarossa
Partecipano: Adalberto Abbate, Elena Bellantoni, Angelo Bellobono, Filippo Berta, Cristiano Berti, Bianco-Valente, Alessandro Brighetti, Giulio Cassanelli, Roberto Coda Zabetta, Mario Consiglio, Giovanni Gaggia, Alessandro Giampaoli, Christian Leperino, Vincenzo Marsiglia, Tiziana Pers, Jasmine Pignatelli, Filippo Riniolo, Marco Russotto, Pietro Saporito, Giuseppe Stampone, Cristina Treppo, Zoo per Stefania Galegati Shines
Fino al 4 novembre 2018
Casa Spazio
Via Giovanni Meli 39, Palermo
Orari: dal 28-09 al 30-09 ore 11.00-18.00; dal 5-10 al 4-11 dal venerdì alla domenica ore 18.00-22.00
Info: +39 349 7822161 o +39 392 2205819
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