VENEZIA | Palazzo Franchetti | 7 giugno – 23 novembre 2014
di GINEVRA BRIA
In occasione della quattordicesima Biennale di Architettura, diretta da Koolhaas, lo splendore di Palazzo Franchetti, a qualche metro dal più meridionale dei quattro ponti di Venezia che attraversano il Canal Grande, ospita Genius Loci – Spirit of place. Il percorso ospita una selezione di sculture e installazioni di artisti altisonanti, scelti a partire dal prestigioso milieu della Lisson Gallery: da Ai Weiwei a Buren, da Cragg a Deacon, a Finch, a Graham, alla Houshiary; senza dimenticare: Kapoor, Long, Miyajima, Opie, Reyes, Santiago Sierra, Lee Ufan, Vanmechelen, Vasconcelos, Weiner e Richard Wentworth.
Il percorso, a cura di Greg Hilty, curatorial director di Lisson Gallery, è stato assimilato completamente dalla cornice esemplare di un palazzo che, da anni, si presenta come sede deputata di mostre dedicate alla fusione di figure artistiche di riferimento e potenzialità artigianali del territorio lagunare. Il titolo della mostra, però, Genius Loci – Spirit of place, in questa occasione, non dialoga e non fa riferimento solamente al rapporto tra opera d’arte in sé e Venezia, ma rievoca la rottura dei confini tra il carattere pubblico dell’arte e i muri che la contengono, ben oltre i luoghi esterni, visitabili e percorribili ovunque, da chiunque li attraversi. Modelli, sculture, disegni e progetti restituiscono un quadro eterogeneo e volutamente non esaustivo del carattere commutabile e monumentale dell’arte deputata al pubblico dominio, analizzando le sfumature semantiche di strutture interne e di contesti nei quali essa viene inserita.
Fra gli altri, Tree (2009) di Ai Weiwei viene, a Palazzo Franchetti, eradicato dalla portata permanente e dalla natura sintetica, ricostruita di una natura-naturans, per ampliare, all’apparenza, a causa della ristrettezza della stanza affrescata nel quale è allestito, le proporzioni del famosissimo albero assemblato. Tra proposte non realizzate, mostrate sul piano di un enorme banco di prova, lo stato territoriale e paesaggistico del percorso viene più volte sottolineato da materiali e composizioni formali di natura diversissima. Dall’argilla di Long, ai LED dell’installazione di Miyajima, all’alessandrite dei volumi filtranti di Shirazeh Houshiary, alle superfici specchianti della porta di Kapoor, ogni stanza o salone espositivo propone lavori che entrano in contatto sulle lunghe distanze, sottolineando scale differenti e differenti rapporti tra numerosi confini categoriali.
Come specchi del momento, tra alvei protetti (vd. il padiglione di vetro e acciaio di Graham), porte dimensionali (vd. l’intervento dislocante di Buren), soglie strutturali (vd. l’installazione di Ufan e i lavori della Vasconcelos) e strutture inerpicanti (vd. le quasi 2000 biciclette poste in pila e frontalmente al palazzo) i lavori raccolti da Genius Loci – Spirit of place mostrano il lato accomodante e, talvolta, sospeso della tridimensionalità, instaurando un itinerario che utilizza componenti del mondo architettonico come chiavi di accesso al linguaggio del mondo dell’arte.
Genius Loci – Spirit of Place
a cura di Greg Hilty, curatorial director Lisson Gallery
co-produzione Lisson Gallery e Berengo Foundation
Artisti: Ai Weiwei, Daniel Buren, Tony Cragg, Richard Deacon, Spencer Finch, Dan Graham, Shirazeh Houshiary, Anish Kapoor, Richard Long, Tatsuo Miyajima, Julian Opie, Pedro Reyes, Santiago Sierra, Lee Ufan, Koen Vanmechelen, Joana Vasconcelos, Lawrence Weiner, Tokujin Yoshioka, Richard Wentworth
7 giugno – 23 novembre 2014
Palazzo Franchetti
Campo Santo Stefano 2842, Venezia
Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; chiuso il lunedì
Info: www.lissongallery.com
www.berengo.com
www.palazzofranchetti.it