A metà dello scorso anno, quando iniziavamo a definire le celebrazioni dei 20 anni di Espoarte, la “coincidenza numerica” dell’anno in cui questo traguardo sarebbe stato raggiunto – il 2020 – appariva estremamente funzionale alla comunicazione dell’evento. Eravamo allora ignari di come sarebbe cambiato, in questo 2020, il mondo che conoscevamo e che esso sarebbe stato lo storico spartiacque della nostra esistenza, ormai inevitabilmente divisa tra pre- e post- Covid.
Abbiamo così voluto iniziare i festeggiamenti per i nostri 20 anni – il genetliaco cade esattamente il 5 luglio 2020 – con un numero che vuole celebrare il Corpo e la Relazione con l’Altro, un’impellente necessità, diventata oggetto di riflessione, nata durante i difficili mesi del lockdown.
Espoarte 110 è un numero da collezionare – vestito da quattro diverse cover dedicate a quattro artisti: Giovanni Gaggia, Marinella Senatore, Mona Lisa Tina e Virginia Zanetti – perché frutto del suo tempo e delle narrazioni personali ma universali di artisti, critici e pensatori nei tempi del Coronavirus.
LE COVER DI ESPOARTE 110:
GIOVANNI GAGGIA
Giovanni Gaggia e Mona Lisa Tina, Centrum Naturae, 2017, performance, Gender Bender, Cassero, foto Elisa Derrico
La performance Centrum Naturae, che vede protagonisti gli artisti Giovanni Gaggia e Mona Lisa Tina, è un progetto articolato sul Corpo e sulle relazioni possibili con l’Altro, con lo scopo di cercare un nuovo centro per profondere energia, rendendo palese da quale tormento e lancinante inquietudine esso è generato. Un centro incarnato da un nuovo corpo nato dall’unione di due entità: un corpo oltre le differenze di genere, un corpo assoluto non più maschile né femminile.
MARINELLA SENATORE
Marinella Senatore, The School of Narrative Dance: Little Chaos (dettaglio), 2013, Fine Art Print on Hahnemühle paper, framed, cm 300×200. Courtesy the artist
Il bisogno di sentirsi parte di una comunità, espresso attraverso la pratica relazionale, funge da attivatore di progetti che portano ad una reale possibilità di emancipazione ed empowerment. La partecipazione come strumento di libertà e di cittadinanza attiva.
MONA LISA TINA
Mona Lisa Tina, Nero1, 2020 stampa lambda su dibond, cm 30×45
Nasce nei mesi di lockdown, nell’impossibilità di interagire fisicamente con il pubblico ed utilizzare il mezzo prediletto della performance, la nuova serie fotografica di Mona Lisa Tina, Nero, articolata in quattro scatti. Il protagonista è il Corpo, quello dell’artista, volutamente celato nella sua identità ed appartenenza di genere, per permettere a chiunque di canalizzare sulla sua stessa figura riflessioni personali e per incarnare la dimensione più eterea e sensibile dell’essere che è sempre più viva e forte di qualunque stato emotivo o psicologico di disperazione e solitudine ci si trovi a fronteggiare.
VIRGINIA ZANETTI
Virginia Zanetti, I Pilastri della Terra, performance, Orciano Pisano, Pisa, Italia, 2016. Courtesy Traffic Gallery
Capovolgendo il punto di vista, condividendo l’esperienza con persone provenienti da differenti ambiti e creando una comunità eterogenea errante alla ricerca di una nuova etica o spiritualità, I Pilastri della Terra – un progetto di Virginia Zanetti ancora in corso che si sta sviluppando in varie parti del mondo – esplora i concetti di Rinascita, Risurrezione e Rivoluzione attraverso il cambiamento della visione, tramite un movimento di verticalità che supera la forza di gravità. La sospensione evocata da questo immaginario impossibile, ri-equilibra la reciprocità di una co-dipendenza tra il pianeta e l’umano, diventando una produzione collettiva di una comunità per trasformare il presente e disegnare nuove vie per tutta l’umanità.
Il numero è in prevendita a questo link, con la possibilità di scegliere la cover preferita:
www.espoarte.net/shop/shop/espoarte-110/