ROMA | 6° Senso Art Gallery | 15 marzo – 5 aprile 2018
Mario Sughi aka Nerosunero torna a Roma presso la 6° Senso Art Gallery in una personale a cura di Barbara Tamburro che comprende gli ultimi lavori, opere realizzate unendo la tecnica disegnativa tradizionale al digitale per ottenere una new mix media nella quale pittura virtuale, disegno a mano libera e fotografia convivono generando opere dai colori accesi, tonali, con superfici piane che mettono in risalto le immagini eleganti, la composizione, la luce, il volume e il senso di spazio.
I temi comprendono scene di vita quotidiana, mondana e di svago, dove poche o singole figure prevalentemente femminili, posano in luoghi per lo più aperti quali parchi, prati, spiagge.
Le figure semplicemente agiscono cercando un momento di distacco e l’artista cerca allora, ispirato di certo dalla street photography, di fermare il tempo catturando attimi minimi di azione o di noia. Il catalogo, edito da Vanillaedizioni, arricchisce la mostra con testi critici di Raffaele Simongini e Tommaso Evangelista.
Scrive Simongini «La tecnica di Sughi, new mixed media, che si ottiene mescolando la pittura digitale e tradizionale, la fotografia e il disegno a mano libera, sottopone lo sguardo dello spettatore ad un disorientamento percettivo: pur essendo le figure immerse nel paesaggio, i colori restituiscono l’effetto di un freddo calore artificiale. È un trattamento particolare della luminosità e del colore che mostra insolite analogie con i film di Jean-Luc Godard, come ad esempio “Pierrot le fou” e “Il disprezzo” o con le pellicole di Quentin Tarantino, in particolar modo la serie di “Kill Bil”».
Per Evangelista «Sughi lavora sulla rielaborazione della pratica quotidiana attraverso una contemplazione ambigua del corpo e dei luoghi. Come un moderno viaggiatore osserva la realtà con un atteggiamento misto di distacco e partecipazione, un “uomo della folla” virtuale, invisibile eppur sottilmente presente nel cogliere, nella vaghezza del consueto, una traccia (teatrale) di desiderio e libido. L’agire nello spazio asettico del mondo globalizzato comporta sovente la relazione con generici non-luoghi, spazi anonimi del tempo libero nei quali la folla agisce indolente, senza profondità, esaltando invero l’attimo, il momento, il feticcio. L’artista è capace di cogliere questa dimensione intima e contratta della figura, riducendola ad icona e segno visivo attraverso un disegno sottile e pungente».
Mario Sughi da anni vive a Dublino, città dove inizia la sua carriera di artista. Verso la fine degli anni Settanta a Roma, esordisce come illustratore, pubblicando i suoi primi disegni e illustrazioni per due famose riviste satiriche popolari del tempo: Il Male e Zut. Sul finire degli anni Ottanta produce la sua prima raccolta di comics intitolata Sabato e Domenica. I suoi lavori tendenzialmente minimalisti, ricchi di colore e ironia sono stati pubblicati e inseriti in cataloghi dell’illustrazione e presentati in gallerie d’arte in America ed Europa. A Dublino inizia a dedicarsi al lavoro di illustratore e di artista a tempo pieno, iniziando ad utilizzare tecniche digitali per il suo disegno. È un membro dell’IGI (Illustrators Guild of Ireland) e dell’AI (Associazione Illustratori Italiani).
Mario Sughi. Un desiderio senza più tempo
a cura di Barbara Tamburro
Catalogo Vanillaedizioni con testi di Raffaele Simongini e Tommaso Evagelista
15 marzo – 5 aprile 2018
Inaugurazione giovedì 15 marzo ore 18.30
6° Senso Art Gallery
Via Margutta, 43 Roma
Orari: lun. 15.00 – 19.30 | mart. – Sab. 10.00 – 13.30, 15.00 – 19.30
Info: info@sestosensoartgallery.com
www.sestosensoartgallery.net