VENEZIA | Marignana Arte | 24 settembre 2016 – 14 gennaio 2017
di Igor Zanti
Per quanto Venezia sia uno dei centri del contemporaneo, con il mastodonte della Biennale e le molte fondazioni, la città registra, da qualche anno a questa parte, un sempre minor numero di gallerie di arte contemporanea che facciano un lavoro ed una ricerca di qualità.
Una felice eccezione, in questo panorama che sta divenendo, sotto certi aspetti, tragicamente desolante, è la piccola e ricercata realtà espositiva di Marignana Arte, che, con passo leggero ma deciso, sta divenendo un punto di riferimento nel panorama del contemporaneo veneziano.
La galleria, dopo i successi della bella ed intelligente mostra dedicata a Morandini, aperta in occasione della Biennale di Architettura, inaugura la stagione espositiva autunnale con Invisbile-No, personale dedicata a Maurizio Donzelli e curata da Clarissa Tempestini, una delle più interessanti esponenti della nuova generazione di curatori italiani.
Sicuramente Emanuela e Matilde Cadenti, le infaticabili e tenaci anime di Marignana, hanno fatto una valutazione azzeccatissima nello scegliere l’accoppiata Donzelli-Tempestini, creando un interessante dialogo generazionale che dà vita ad una mostra contenuta per numero di pezzi ma assolutamente raffinata.
Il visitatore compirà, nelle tre sale della galleria e nel piccolo spazio adiacente, un viaggio, che lo impegnerà e lo spronerà ad un approccio meta sensoriale. I pezzi esposti, infatti, si alterano tra i falsamente rassicuranti e vagamenti ipnotici acrilici, i collages, fino a giungere ai bellissimi Mirror.
Il percorso espositivo, che pare culminare proprio con i Mirror – specchi/non specchi, che riflettono tutto tranne che la realtà tangibile – sembra rinnovarsi e offrire nuove possibilità di indagine e di comprensione proprio nell’ideale attraversamento dello specchio stesso, quasi a citare la seconda e forse più psichedelica avventura dell’eroina di Lewis Carroll.
Rimane però costante, in tutti i lavori in mostra, sia che si tratti dei già citati acrilici come i disegni del Quasi e gli Eccetera drawing, dei collage o degli specchi, la cifra poetica di Donzelli che si concentra sull’immaterialità e transitorietà dell’immagine come elemento esistente solo nel momento della percezione, che non è esclusivamente visiva, o, citando Duchamp, retinica, ma anche e soprattutto una percezione di taglio psicologico e mentale.
Giustamente, nel testo critico che accompagna la mostra, la Tempestini nota come «Le opere in mostra rifuggono al loro destino, per un verso o per l’altro, ora rifiutando ora tentando di ricostruirlo con l’aiuto di che le osserva» sottolineando la voluta e dichiarata soggettività dell’immagine che si realizza e si compie solo attraverso l’intervento del pubblico.
Una mostra, piccola, raffinata, a tratti cervellotica, utilizzando questo termine nella più positiva ed intrigante accezione, ma anche un’occasione in più per scoprire un artista già affermato ma sempre degno di attenzione nel suo continuo e fluido rinnovarsi, che sorprende ed intriga in maniera sornionamente ipnotica, anche perché non sempre ci è data l’occasione si sapere cosa c’è oltre lo specchio.
Maurizio Donzelli. Invisibile-No
a cura di Clarissa Tempestini
24 settembre 2016 – 14 gennaio 2017
Marignana Arte
Dorsoduro 141, Venezia
Info: +39 041 5227360
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