GAIOLE IN CHIANTI (SI) | Castello di Ama | dal 9 ottobre 2016
Castello di Ama aggiunge un’opera alla sua collezione permanente che ad oggi conta quattordici installazioni e rappresenta una delle più importanti collezioni site specific d’Europa. Dal 9 ottobre infatti ci sarà una nuova installazione creata ad hoc per il progetto Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, la prima sotto la curatela del giovane Philip Larratt-Smith (Toronto, 1979), scrittore e curatore con base a New York – ha seguito e scritto approfonditamente di arte del dopoguerra e di arte contemporanea e di artisti quali Roni Horn, Guillermo Kuitca, Esther Kläs, Philip Guston, e Milton Resnick – al momento sta organizzando la pubblicazione completa degli scritti psicoanalitici di Louise Bourgeois.
Lee Ufan con Topos (Excavated) ha pensato di trasformare una delle cantine del borgo di Ama, in Toscana, in un’installazione coinvolgente che apre ad una relazione tra il contesto dell’architettura del XIV secolo e il linguaggio visivo sviluppato dall’artista.
Sotto un’antica volta in pietra, Ufan ha posto in evidenza una scena che consiste in un disegno murale e un dipinto sul pavimento realizzato su una superficie di cemento grezzo, incorniciata dal pietrisco in marmo di Carrara. Il fondale presenta una linea in carboncino su un intonaco bianco, che evoca un’impressione di qualcosa di preesistente nascosto dal tempo. Sul pavimento emerge un unico dipinto da una superficie di cemento grezzo. Come suggerito dal sottotitolo, il dipinto sembra essere piuttosto “scoperto” che creato, incarnando così la poetica dell’artista “per cui l’arte è basata sull’incontro” e dell’espressione artistica come attuale “ri-presentazione” di tale incontro. Il visitatore è invitato ad entrare nell’opera e ad osservare gli elementi da differenti prospettive; lo scricchiolio della ghiaia sotto i piedi è il continuo testimone della propria presenza. Questo suscita una complessa relazione tra l’opera d’arte, il luogo e la persona che, tramite le parole dell’artista, “producono un’emozione verso un nuovo universo”.
L’artista coreano è stato ispirato da una visita a Castello di Ama: «Si può dire che il vino risvegli qualcosa di profondo velato nel subconscio, e che guidi l’uomo verso una dimensione al di là dello spazio ordinario. Una grande opera d’arte, come un ottimo vino affinato nel tempo, deve trascendere sé stessa ed includere in sé il tempo e lo spazio che la circondano». Topos (Excavated) cristallizza l’intera ampiezza e respiro dell’indagine filosofica, condotta da Lee Ufan, nella percezione, nell’identità, nella memoria e nel passaggio del tempo.
Lee Ufan ha maturato il suo percorso artistico alla fine degli anni Sessanta, quale esponente di punta del movimento Mono-Ha in Giappone, e – da allora – ha conquistato il riconoscimento internazionale come artista e filosofo. Muovendosi liberamente dalla scultura alla pittura e all’installazione, il lavoro di Lee Ufan spesso mette insieme oggetti presi dalla natura con forme da lui dipinte che esprimono la specificità della fisicità dell’artista. Queste giustapposizioni servono ad approfondire una forte consapevolezza della dualità del tempo: lo scorrere del tempo della vita quale esperienza fisica e mentale dell’individuo ed il concetto di infinito. La sua arte rappresenta una potente riflessione sull’uomo e sulla natura, il presente e l’eternità, l’essere e il vuoto.
Lee Ufan. Topos (Excavated)
a cura di Philip Larratt-Smith
Inaugurazione domenica 9 ottobre 2016
Castello di Ama
Località Ama, Gaiole in Chianti (SI)
La collezione di Castello di Ama è visitabile su appuntamento.
Info: +39 0577 746031
info@castellodiama.com
www.castellodiama.com