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MILANO | Banca Sistema | 18 settembre – 31 dicembre 2014

di MATTEO GALBIATI 

Il progetto Banca Sistema Arte, proposto da Banca Sistema nella sede milanese di corso Monforte e con il quale si esplorano, senza intenzioni preordinate e prefigurate da orientamenti vincolanti, ma con assoluta libertà di osservazione e scoperta, le ricerche dei giovani artisti contemporanei, presenta fino alla fine dell’anno la personale di Federico Unia (1983) le cui opere accendono e popolano, con le sue tipiche e rutilanti figure, i diversi ambienti della banca.

Federico Unia, Locanda all'italiana, 2013, tecnica mista su tela, 200x300 cm, Collezione privata De Palma

Non stupisce, percorrendo le diverse sale, corridoi ed uffici, di verificare come il giovane artista – che proviene dal mondo della street art dove è conosciuto come OmerTDk – non sia affatto intimorito da opere di grande formato che, qui, costituiscono la colonna portante del progetto espositivo, colpendo fin da subito l’emotività dello spettatore, disabituato ormai dall’ammirare nel contemporaneo – soprattutto se si parla di un giovane – tele di tale formato. Tele, quindi, che “osano” tanto.
Stupisce, infatti, proprio la dimensione oversize di molte sue opere che, in questo modo, grazie anche alla proliferante presenza di immagini che propongono, evocano le grandi tele delle gallerie di musei o di antiche dimore. Ad un esame più attento poi, se si supera la chiassosità irriverente dei suoi personaggi – animali dalle fattezze antropomorfe – si riesce a scorgere un rimando, una citazione proprio ai capolavori dei grandi maestri del passato.

Federico Unia, Un amore bestiale, 2014, tecnica mista, 145x200 cm

Emerge allora tutta la densità specifica del linguaggio di Unia che stratifica e deposita il proprio senso su diversi livelli e piani di lettura.
Caravaggio, Michelangelo, Baglione, Rubens, sono alcuni dei maestri i cui capolavori affiorano dalle opere di Unia che non si limita, infatti, solo a ricordare e rievocare il patrimonio della cultura artistica universale, ma, citando, cerca di stimolare una profonda riflessione desunta dal valore trasfigurante delle sue immagini.
Federico Unia, La torre di Babele, 2013, tecnica mista, 300x200 cm, Collezione privata LecarosTra ironia e disincanto, emotività e simbolismo, le trenta opere di Unia presenti in questa mostra guidano alla scoperta di un artista che, arrivato dal mondo del graffito, attraverso il supporto canonico della tela – spesso ampiamente reinterpretato – non solo afferma la sua indubbia capacità pittorica, ma anche manifesta un’intensa e vivace visione intellettuale.
Unia, come un giocoliere del colore e della figura, ricorre ad una teatralità mass-mediatica la cui efficacia trova riscontro nel porre il senso della pittura nella piena consapevolezza del proprio, intimo e pubblicamente condiviso, messaggio espressivo. La leggerezza impertinente e fuori dagli schemi, insolente e sfacciata, rapisce lo sguardo di chi osserva questo bestiario immaginario, e lo riporta ad un piano di sentite e condivise “impressioni” che sono ben più profonde di quanto l’apparenza non suggerisca.
Denunce, richiami, speranze e tormenti fanno parte di quella tessitura intricata che Unia imbastisce con la sua pittura con la quale ci consegna opere la cui qualità tecnica resta sempre seconda alla dimensione di senso che ne deriva.
La mostra costituisce, anche secondo gli scopi che si prefigge Banca Sistema Arte, l’occasione per una lettura complessiva del percorso compiuto da Unia di cui si presenta qui un intenso e indicativo riassunto estetico e poetico.

Federico Unia. La dilatazione dello sguardo
a cura di Andrea B. Del Guercio

Catalogo Vanillaedizioni

18 settembre – 31 dicembre 2014 

Banca Sistema
Corso Monforte 20, Milano 

Info: +39 02 802801
arte@bancasistema.it
www.bancasistemarte.it
www.bancasistema.it

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